[VIDEO] Una macchina è buona quanto lo sono i suoi pneumatici: Tomasini oggi è diventato un meccanico!

 

Una macchina è buona quanto i suoi pneumatici. Non ci sono eccezioni. In qualunque campo umano in cui vi stiate cimentando, dovete sempre prestare attenzioni al punto in cui la gomma incontra la strada.

Se vi fermate prima di questo punto magico o andate troppo veloce, potreste trovarvi fuori dalla mappa. Nell’industria finanziaria è semplice rimanere sopraffatti dal continuo bombardamento di nuovi software, nuove metodologie, nuovi libri, nuovi guru, nuovi siti e via dicendo.

Questo potrebbe farci diventare vittime di quello che io chiamo “nextism phenomenon”, fenomeno di prossimità/del dopo. 

Utilizzo questa espressione per descrivere l’attitudine umana che porta a fare religiosamente affidamento su eventi futuri per evitare di temere o avere a che fare con le realtà dell’oggi. In fondo, la realtà può essere dura, difficile da comprendere, e a volte questo fa arrivare alla conclusione che sarebbe meglio non affrontarla. Evitare questi dubbi e vivere sempre un passo avanti può fare sentire meglio. 

In questo modo, stareste sempre guardando avanti senza darvi il tempo di fermarvi ad osservare il passato. Allo stesso tempo, concentrarvi troppo sul cercare la prossima grande novità potrebbe significare che non state guardando il quadro globale.

Nel trading, potrete usare qualsiasi tecnica voi vogliate e che funzioni. Dovete però assicurarvi di mettere tutte queste tecniche nella giusta prospettiva e non aspettarvi da loro niente di più di ciò che sono: una delle molteplici conclusioni possibili. 

Non sono la fine di tutto. Sarete sicuramente molto dispiaciuti se riponeste tutte le vostre speranze in una sola cosa credendo che sarà magica. Io stesso sono caduto nel nextism in passato. Prendete la mia esperienza di diversi anni fa con il P&F (Point & Figure), metodo grafico che la maggioranza degli investitori tecnici utilizzava.

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Quando conobbi questo metodo ero molto intrigato, ma quando cercai delle statistiche che validassero la sua efficacia trovai ben poco. (e nel nostro lavoro, quando nessuno mostra statistiche su una metodologia, allora è facile che funzioni bene il 5% delle volte e l’altro 95% no).

Ho trascorso diversi anni lavorando con il P&F ma non sono riuscito ad utilizzarlo a mio vantaggio. Un giorno stavo trasferendo il mio ufficio e per caso un vecchio libro di grafici mi cadde in mano (quei vecchi, gloriosi libri di grafici contenevano la maggioranza dell’infrastruttura tradistica di almeno un secolo, molto prima dei computer e che i dati fossero disponibili e comuni).

Avevo ricevuto l’iscrizione a un libro di grafici in un’offerta promozionale quando aprii il mio primo account al Lind Waldock a Londra nel 1995. A quei tempi, questi sottili libri di grafici erano l’unico strumento disponibile per seguire i mercati con analisi tecnica. Il mese attuale era stato lasciato vuoto: doveva essere l’investitore a cercare tra il centinaio di grafici presenti nel libro, trovando il più simile.

Dopo l’investitore avrebbe aggiornato i grafici giornalieri utilizzando le notizie che arrivavano dai giornali. Vedere quel vecchio libro mi fece realizzare qualcosa sul metodo P&F. 

Considerate: credete che sia facile aggiornare un grafico ogni mattina con la barra di apertura (aperta, bassa, alta, chiusa) o che sia più semplice aggiornare il grafico solo quando il mercato chiude con importante vantaggio o caduta rispetto alla chiusura precedente? Credo che la risposta a questa domanda ci dica molto su cosa sia il P&F: un modo efficiente e veloce per tracciare i prezzi. Per essere chiaro, io non ho niente contro il point & figure.

Logicamente, è chiaro che è una tecnica di momentum. Ma non aspettatevi dal P&A più o meno di quanto non sia: una tecnica efficiente. Non vi è magia in questo. Potete usarla con qualsiasi tecnica voi vogliate, ma assicuratevi di metterla nella giusta prospettiva e non aspettarvi troppo. Questo è l’unico modo per non rimanere delusi.

Quindi chiedetevi: i metodi che state utilizzando ora permettono alla vostra gomma di incontrare la strada?

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